"A volte riconnettersi con sè e con il corpo vuol dire ripartire dalle cose semplici.
Che sia un tocco, una carezza, riuscire a farsi una doccia, respirare, sentire l’erba, la sabbia, il pavimento con i piedi; Bere un bicchiere di acqua in più, nutrire il corpo, dedicare anche solo cinque minuti a muovere il corpo. Che sia un allungamento, qualche passo di danza con la canzone preferita, una passeggiata con il proprio animale.
A volte vuol dire restare, fermarsi, altre accettare che non si ha controllo
sul corpo e i suoi cambiamenti umani, che rappresentano i cicli della vita
e può far paura. A volte vuol dire permettersi di mettere in discussione gli insegnamenti appresi che hanno fatto parte della propria vita e permettersi
di ricostruirne di nuovi, al proprio tempo e modo.
Ricordiamoci che anche se ci dimentichiamo del corpo o lo rinneghiamo, lui non si dimenticherà mai di noi e di proteggerci, a qualunque costo."
Questa frase proviene dalla lezione tenuta per l'associazione Animenta che si occupa di Disturbi del Comportamento Alimentare. Credo che chiunque debba avere la possibilità e accessibilità a prendere atto di quanto il proprio corpo sia ben oltre e altro al solo corpo fisico come involucro di pelle, carne e ossa. Non si parla solo di movimento, per quanto possa essere un alleato eccezionale per riconnetterci con lui. Andiamo oltre anche noi.
Spero possa essere un punto di riflessione.
Bea.
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